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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), VI, 18
 
originale
 
18. Lacedaemo Achaiae nobilis civitas non longe sita est: huius conterminam deviis abditam locis quaere Taenarum. Inibi spiraculum Ditis et per portas hiantes monstratur iter invium, cui te limine transmeato simul commiseris iam canale directo perges ad ipsam Orci regiam. Sed non hactenus vacua debebis per illas tenebras incedere, sed offas polentae mulso concretas ambabus gestare manibus at in ipso ore duas ferre stipes. Iamque confecta bona parte mortiferae viae continaberis claudum asinum lignorum gerulum cum agasone simili, qui te rogabit decidentis sarcinae fusticulos aliquos porrigas ei, sed tu nulla voce deprompta tacita praeterito. Nec mora, cum ad flumen mortuum venies, cui praefectus Charon protenus expetens portorium sic ad ripam ulteriorem sutili cumba deducit commeantes. Ergo et inter mortuos avaritia vivit nec Charon ille Ditis exactor tantus deus quicquam gratuito facit: set moriens pauper viaticum debet quaerere, et aes si forte prae manu non fuerit, nemo eum exspirare patietur. Huic squalido seni dabis nauli nomine de stipibus quas feres alteram, sic tamen ut ipse sua manu de tuo sumat ore. Nec setius tibi pigrum fluentum transmeanti quidam supernatans senex mortuus putris adtollens manus orabit ut eum intra navigium trahas, nec tu tamen inclita adflectare pietate.
 
traduzione
 
?'Ascoltami: poco lontano di qui c'? Sparta, la celebre citt? della Acaia; cerca il promontorio del Tenaro che non le ? distante anche se situato un po' fuori mano. L? c'? l'imboccatura che porta all'inferno e attraverso le sue porte spalancate si vede l'inaccessibile strada. Tu varca la soglia e mettiti in cammino seguendo quella burella e arriverai diritto alla reggia di Plutone. Non dovrai tuttavia inoltrarti in quelle tenebre a mani vuote ma recherai due ciambelle d'orzo impastate con vino e miele, una per mano, e due monete in bocca. Percorrerai un buon tratto di quella strada che porta alla morte e incontrerai un asino zoppo carico di legna e un asinaio zoppo anche lui che ti pregher? di raccattargli alcuni rami caduti dal suo fascio; ma tu non ascoltarlo, passa oltre in silenzio. ?'Poco dopo arriverai al fiume dei morti a cui sta a guardia Caronte il quale per traghettare sulla sua barca rattoppata quelli che vanno all'altra riva si fa pagare il pedaggio. Come vedi anche fra i morti esiste l'avidit? di denaro e nemmeno il famoso Caronte, n? lo stesso padre Dite, un dio cos? potente, fanno mai nulla gratis e un pover'uomo quando muore deve procurarsi il prezzo del viaggio e se per caso non ha il denaro l? pronto nella mano non gli danno neanche il permesso di morire. ?'A quel sordido vecchio darai per il pedaggio una delle monete che hai portato con te, ma lascia che sia egli stesso, con le sue mani, a prenderla dalla tua bocca. Inoltre, mentre traverserai quella pigra corrente un vecchio morto dal pelo dell'acqua sollever? verso di te le putride mani e ti supplicher? di accoglierlo nella barca, ma tu non lasciarti piegare da una piet? che non ti ? consentita.
 

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